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Cris

Cris

COME TI CHIAMI?

Mi chiamo Cristiane, o semplicemente Cris.

Con che macchina cuci?

Sono una Bernette lover. Ho la macchina da cucire e da ricamo bernette b79 e la tagliacuci bernette b44. Entrambe favolose!

Come la creatività ha cambiato la tua vita?

La creatività è sempre stata di grande aiuto nella mia vita. Grazie a lei sono venuta in Italia e sono riuscita a superare alcuni periodi molto difficili. La creatività mi ha dato e continua a darmi nuovi stimoli in un momento così incerto in cui spesso manca la voglia di fare progetti per il futuro.
La creatività fa bene all’umore e all’autostima!

Come hai iniziato a cucire?

Circa 20 anni fa ho deciso di seguire il mio cuore e trasferirmi a Firenze per frequentare un corso di pittura su tessuto. A 23 anni ho lasciato il mio paese e la mia famiglia per seguire un sogno. Ho imparato molto da quel corso (e da tutti i miei esperimenti successivi) e alla fine mi sono trovata con centinaia di ritagli di tessuto dipinti da me in attesa di essere trasformati in qualcosa di utile.

Per questo motivo, dopo poco, è arrivato l’amore per il cucito.
E’ stata l’evoluzione naturale di un percorso creativo.

In questi anni ho sperimentato varie tecniche per dare vita alle mie creazioni. Partendo dalla pittura su tessuto, passando per il ricamo a mano, il free motion, il ricamo a macchina fino agli ultimi sviluppi: i tessuti con stampe disegnate da me. Tutte queste tecniche mi hanno conquistato per la possibilità di personalizzare gli oggetti e di unire le mie due passioni: il disegno e il cucito.

Raccontaci la tua storia

Per molto tempo mi sono sentita inadeguata. Dopo l’università ho scoperto di non essere adatta al tipo di lavoro per cui avevo studiato, al contrario della maggior parte delle persone che conoscevo che nel frattempo stavano crescendo professionalmente nei vari settori per cui avevano studiato. Questo mi creava un senso di inferiorità e abbassava la mia autostima.

La creatività mi ha aiutato a ritrovare la fiducia in me stessa.

Mi ha fatto capire che potevo anch’io crescere professionalmente. Che potevo imparare, migliorare, che potevo essere brava in qualcosa ed essere fiera del mio percorso. Mi sono impegnata per dare il meglio di me e ho trovato grandissime soddisfazioni, mi sono sentita apprezzata e valorizzata come non era mai successo prima.

Cosa diresti alla te di ieri?

Sii fiera di quello che sei! Non cercare di essere qualcun’altra o di nascondere i tuoi difetti. La tua diversità è l’insieme delle tue esperienza e vicissitudini e la tua unicità ne è l’essenza. Non farti influenzare dalle mode del momento e da quello che stanno facendo gli altri. Guarda meno fuori e più dentro!

Che incoraggiamento daresti a chi ci legge

Non avere fretta e non farti scoraggiare dai primi tentativi falliti. Molte volte, nel provare qualche nuova tecnica creativa si crede di non essere brave abbastanza, soprattutto se i primi risultati non sono soddisfacenti. Bisogna insistere, impegnarsi, praticare e non mollare ai primi risultati deludenti. Nessuno ha voglia di continuare qualcosa che non sta venendo particolarmente bene, ma solo insistendo si arriverà ad un miglioramento. Ci vuole costanza, pazienza e un po’ di coraggio per continuare anche quando abbiamo voglia di buttare tutto nella spazzatura.