Anna
COME TI CHIAMI?
Anna
Come hai iniziato a cucire?
Ho iniziato a cucire molto presto: mi divertivo a cucire i vestiti per le bambole e intanto la mamma mi insegnava i primi rudimenti del cucito a mano.
Crescendo, ho imparato ad usare la sua macchina da cucire a pedali.
Come la creatività ha cambiato la tua vita?
Ero una ragazzina piena di complessi; mi sentivo sempre inadeguata e inferiore agli altri. Riuscire ad utilizzare vari materiali, creando qualcosa di bello, mi dava (e mi dà tuttora) una grande soddisfazione e aumentava la fiducia in me stessa e nella mie capacità.
Raccontaci la tua storia
Ero una ragazzina triste e piena di complessi: il mio fisico, troppo arrotondato a causa di disfunzioni, mi impediva di indossare minigonne o pantaloni alla moda, come le mie coetanee. Le cose cominciarono a cambiare quando mi venne l’idea di arricchire i vestiti che mi cuciva la mamma (piuttosto castigati data la situazione) con dettagli simpatici e originali, che suscitavano l’ammirazione delle mie amiche e non solo. Anche il mio umore cominciò a migliorare e pian piano ho superato le mie insicurezze, ho fatto nuove amicizie e…ho perso peso!
La creatività ha continuato ad avere una parte importante nella mia vita e in particolare il cucito in tutte le sue forme.
In occasione del mio matrimonio, la mamma e la nonna mi regalarono una macchina da cucire, meccanica, ma all’avanguardia per quegli anni, con la quale mi sono catapultata nel mondo del cucito. Cucivo per me, per la casa, per le mie bimbe, al punto da usurare, con gli anni, la macchina in modo irreparabile!
E’ a questo punto che decido di fare una “spesa pazza” per realizzare il sogno della mia vita creativa e ho acquistato una favolosa “Bernina 630”: è la mia Ferrari, che, nonostante il passare degli anni, continua a darmi grandi soddisfazioni.
Arrivata alla pensione, pensavo di poter dedicare più tempo al cucito, ma la vita ha deciso per me: la salute della mamma è peggiorata e anche la mia, ma ho avuto la gioia indescrivibile di diventare nonna di due bimbe meravigliose e assieme a mio marito, “nonna-sitter” a tempo pieno.
Non rinuncio tuttavia a cucire e a creare: è come una boccata di ossigeno che mi dà la carica; pazienza se ci metto tempi biblici e rubo le ore al sonno.
Così anche il periodo di chiusura per il Covid è stato un pò meno triste, perchè ho potuto realizzare diversi lavori e in casa avevo sempre l’occorrente, dato che difficilmente resisto alla tentazione di comperare stoffe, bottoni, pizzi, fili, ecc… che accumulo inesorabilmente!
Ho voluto partecipare a questa bella iniziativa, pur consapevole che il tempo mi è tiranno e che con il “free motion” ho avuto solo insuccessi. Così, ho provato e riprovato, ho cucito e scucito, ma,…ci sono riuscita ed è per me una grandissima soddisfazione. Inoltre questa tenda nuova per la nostra roulotte è un buon augurio per ripartire.
Ad Abilmente, a Bernina, e in modo particolare a Paola Rebagliati con il suo incredibile modo di spiegare, un grandissimo GRAZIE!!!
Cosa diresti alla te di ieri?
La vita è troppo bella: vivila e non fermarti davanti all’aspetto fisico o ai commenti della gente: nel tuo cuore c’è molto di più; la creatività può aiutarti ad esprimerlo.
Che incoraggiamento daresti a chi ci legge
Non dire: non sono capace, non ci riuscirei mai…Prova a creare e ti si aprirà un mondo, fatto di cose, di soddisfazioni, di amicizie con persone con le quali condividere le tue passioni. E magari riesci anche a distogliere un pò la mente dai brutti pensieri e sarà più facile andare avanti.