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Rossella

Rossella

COME TI CHIAMI?

Rossella

Come hai iniziato a cucire?

Ho iniziato a cucire piccolissima guardando mia mamma che confezionava i nostri e i suoi abiti, anche lei per passione. Io e mia sorella cucivamo a mano con  gli avanzi di tessuto, perché non si poteva toccare la sua adorata macchina per cucire. Ci ha sempre incoraggiate con ago, fili, ferri da maglia, uncinetti, lana, colori, ecc.  Adoravo il cucito creativo, cucire abiti proprio non mi piaceva. La svolta a 15 anni circa, mia mamma aveva iscritto ad un corso di cucito estivo mia sorella, che per motivi di studio non ha potuto poi frequentare, così visto che ormai era già stato pagato, mi è toccato sostituirla.  Alla prima lezione avevo il broncio alle ginocchia, le altre partecipanti erano mooolto più grandi di me e la loro aspirazione era  sostituire cerniere rotte, accorciare e allungare capi. Per fortuna il corso prevedeva anche un percorso di disegno del modello e confezione; alla realizzazione della prima blusa è stato subito amore, cresciuto enormemente con la realizzazione dei primi pantaloni. L’insegnante è stata splendida perché mi ha insegnato a realizzare cose adatte per la mia età;  mi riusciva tutto facile e veloce, non ci potevo credere, che gioia. Negli anni seguenti con la spregiudicatezza dell’età ho realizzato camicie e bluse veramente particolari…ma le rifiniture!!!!! Aiaiai!

Come la creatività ha cambiato la tua vita?

La creatività  è  sempre stata parte integrante della  mia  vita.

Mi ha aiutato nei momenti difficili quando, ancora giovanissima, la salute ha iniziato a fare capricci e ho dovuto adattarmi ad una convivenza scomoda, sì posso dirlo la creatività  mi ha salvato. Mi ci è voluto del tempo per capire che poteva anche diventare la mia strada lavorativa alternativa.

Raccontaci la tua storia

Terminati gli studi il primo passo è  stato la ricerca di un posto sicuro, (che poi si è visto non esiste più tale certezza) perché, la famiglia mi ripeteva, con la creatività  non si mangia e gli artigiani fanno la fame. Non ho mai abbandonato il mondo del cucito, con i soldi guadagnati, mi sono pagata i vari corsi di cucito e modellistica, ma continuava ad essere solo un hobby.

Sono passati un pò di anni, e dopo alcuni interventi chirurgici, che mi hanno  messo ko sotto tutti  i punti di vista, soprattutto psicologico, ho approfittato della crisi nel lavoro e dei vantaggi del periodo di mobilità  per reinventarmi e mi sono licenziata. E qui un grazie enorme al mio compagno di vita nonché marito è  d’obbligo, senza il suo sostegno nulla sarebbe stato possibile.

Ho seguito un corso finanziato, di sartoria di quasi un anno.

Nonostante  tutte le nozioni e professionalità  apprese, l’insicurezza e la paura di partire con qualcosa di mio erano enormi. Ho quindi preso tempo e partecipato, nel frattempo,  ad un bando per l’apertura  festiva di un piccolissimo museo di arti e mestieri e qui è  nato un altro  amore…filare la lana.

In questi anni ho incontrato persone fantastiche che mi hanno sopportata, supportata e sostenuta, ma anche altre che mi hanno messo in difficoltà. Sono caduta, mi sono rialzata, ho cucito-scucito e ricucito, disegnato-cancellato e ricreato; tante lacrime, ma anche tante risate e nel 2019 è iniziata l’avventura di Atelier Alternativo sartoria su misura e laboratori creativi, soprattutto di cucito e filatura.

Ad una presentazione ho conosciuto Myriam e Micaela, Filiamo TS, e dopo un anno è arrivata la mia splendida ricamatrice la Bernina 770. Mi si è aperto un altro mondo.  Ho sfruttato appieno i lunghi periodi di chiusura, dovuti al covid, per mettere in pratica tutti gli insegnamenti e le nozioni che mi hanno fornito alla consegna del gioiellino.

Ho aggiunto così un altro “punto” alla mia attività.

Che dire, la creatività non ha mai fine.

Cosa diresti alla te di ieri?

Di strada ne ha fatta tanta, forse di avere più  fiducia in se stessa e osare di più.

Che incoraggiamento daresti a chi ci legge

Direi che tutto fa crescere, anche le esperienze negative. Di portarsi dentro un pizzico di follia e soprattutto non smettere mai di inseguire i propri sogni.