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Anna

Anna

COME TI CHIAMI?

Mi chiamo Anna

Come hai iniziato a cucire?

Beh, cucire è una fantastica arte, ed io mi sentivo un piccolissimo bottone, uno di quelli dimenticati in una vecchia scatola.
Ammiravo chi riusciva a creare da un piccolissimo pezzo di stoffa delle opere d’arte, e mi tenevo in disparte ad osservare.
Osservavo mia nonna che ricamava e cuciva e la amavo. Arrivare ai suoi livelli è ancora un sogno.
Lei, proprio lei mi ha lasciato in eredità la sua nuova macchina da cucire che quasi non osavo sfiorare.
Un giorno, invece è successo!
Iniziai dal nulla e a piccoli passi oggi posso dire che riesco a sistemare da sola un orlo della gonna… e dulcis in fundo a creare quello che oggi è diventato l’oggetto di tendenza :”le mascherine”.
Non credo ancora ai miei occhi. Ne ho cucite a centinaia.
La mia vera passione è la pittura e devo dire che il “cucito” mi ha fatta sentire completa. Pitturare una mascherina e cucirla da me, senza cercare una sarta… un miracolo!
Questo mi ha fatta stare bene, mi ha dato fiducia in me stessa, mi ha ricaricato di idee e di autostima.

Come la creatività ha cambiato la tua vita?

Devo dire che la creatività mi ha sempre tirata su dai miei momenti no.
Anche se ho lottato fino all’ultimo sangue per avere i miei spazi.
Per me che ero abituata a lavorare, è stato difficile in questo ultimo anno, ritrovarmi chiusa in casa.
Sono sempre stata una persona dinamica, abituata a fare mille cose contemporaneamente, organizzando tutto e tutti ed è stato difficile accettare di avere fin troppo tempo libero da riempire.
Quindi, perché abbattersi, mi sono detta…è il momento giusto per fare tutto quello che non ho avuto tempo di fare.
Perché deprimersi?
Certo ho cambiato completamente il mio stile di vita… ma non è stato male!!!
Guardare il lato positivo in ogni cosa, questo è il mio motto!!!

Raccontaci la tua storia

Mi chiamo Anna e ho 47 anni. Sposata da 25, e ho due bellissimi figli. Claudia 22 e Marco 13.
Vivo in un piccolo paese.
Prima che la pandemia ci limitasse in tutto, lavoravo e le mie giornate erano molto più movimentate.
Oggi mi ritengo fortunata per non essermi lasciata andare alla depressione e dico “grazie” al mio modo di essere per essere arrivata dove sono.
Sono molto ottimista e spero che ritorniamo a quelle che erano le nostre abitudini, ma se così non fosse, qualcosa ci inventeremo.
Grazie alla creatività ho sempre cercato di superare i miei momenti, aprendo la mente a qualsiasi soluzione che mi ha portata a riflettere e a crescere.
Il mio successo è molto personale, e condivido il mio pensiero con pochissime persone perché non tutti riescono a comprendere che la vita è così come si presenta e dobbiamo solo imparare a viverla ogni giorno, senza sprecare nemmeno un secondo.
Grazie a “Donne Scucite” spero di essere di aiuto a qualcuno che ne ha veramente bisogno.

Cosa diresti alla te di ieri?

Alla “Me” di ieri direi che ha fatto bene a non abbattersi… non la biasimo per le preoccupazioni che aveva… la ammiro per la forza che ha trovato a non lasciarsi andare.

Che incoraggiamento daresti a chi ci legge

A chi legge, direi esattamente le stesse cose che direi alla “me” di ieri: guardare con ottimismo la vita in ogni suo aspetto.
Usare la creatività in tutti i sensi.
Un pensiero creativo apre la mente alle idee.
Osservate ogni cosa, riflettete e scrivete le vostre considerazioni per poi riprenderle dopo un periodo di tempo… confrontatevi con voi stesse prima che con gli altri.
Coltivate le vostre idee prima di confrontarvi.
Ascoltate ogni cosa… tutto ha un suono, anche la “creatività”!